” Sara, scusami ma sono curioso…cosa ti ha spinto ad aprire un blog”?!!?…
Tortillas con manzo
Il tempo è un bene, godere di quello libero un lusso… viverlo pienamente una ricchezza.
In queste lunghe settimane, che ci hanno separato dall’ultimo post, tutto questo ha trovato piena realizzazione e, con il giusto merito, racconterò tutto. O quasi 🙂
Come canta una canzone “Ci vuole tempo per imparare a non avere tempo” e in questo potrei prendere la lode ultimamente.
Non riesco a scrivere, a “postare” ma cucino…mangio e condivido 🙂 non sarebbe la mia vita, altrimenti. Stasera ho voluto fermarmi per raccontare non solo una proposta di tortillas my way ma anche questa bellissima poesia -che il web dice- indiana.
Non conosco la reale fonte, ahimè, ma serve? Non ha bisogno di commenti.
AGGIORNAMENTO AL 28/10/2015…
Ricevo la mail di una lettrice, figlia dell’autrice della poesia.
Ti Auguro Tempo
è una traduzione della nota poesia “Ich wünsche dir Zeit”
di Elli Michler www.ellimichler.de (mia madre) .
Spacciata su internet per un testo di origine indiana (Poesia Sioux)
(ma è erroneamente creduta in rete come una poesia della tradizione Indiana) ,
in realtà è opera di una poetessa tedesca contemporanea, Elli Michler (www.ellimichler.de).
Elli Michler scrisse questa poesia nel 1987 .
La poesia originale si trova per esempio nel libro „Dir zugedacht“ (Dedicato a te)
di Elli Michler, © Don Bosco Medien GmbH ( casa editrice ) ,
München (Monaco di Baviera), 22.Aufl.(edizione) 2014
vedi anche : http://ragazzedimezzastagione.
Non c’è assolutamente alcuna connessione tra questa poesia e i Sioux!
Il potere, il fascino della rete è proprio questo… Condividere il sapere, la conoscenza e assicurarne la diffusione!
Ecco il testo integrale:
Ti auguro tempo
Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’ orologio.
Ti auguro tempo per guardare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo per la vita.
Elli Michler
150 farina di mais
Nel frattempo saltare le listarelle di peperoni, lavati e privati di filamenti bianchi e semi, in padella con dell’olio evo e uno spicchio d’aglio. Una volta pronti, mettere da parte e cucinare la carne trita sfumando con mezzo bicchiere di vino bianco, aggiustare di sale e pepe e aggiungere un cucchiaino di cumino.
Versare un mestolo di impasto su una padella antiaderente preriscaldata. Lasciare cuocere pochi minuti per lato e dare la forma concava con l’aiuto di un mattarello da mettere in forno caldo per pochi minuti.
“Vi auguro tempo, tempo per la vita”
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-96159>
Crocchette di avena
– Perché si legge? E perché si scrive secondo te? Qual è la spinta che fa decidere di scrivere e di affidarsi ai consigli di un libro?
-Si legge perché si incontra un amico silenzioso che dà risposte attraverso la nostra mente. Senza consigli superficiali, spesi tanto per dire qualcosa a proforma di un briciolo di tempo da dedicare alle preoccupazioni altrui. Si scrive per giocare e mai per gioco. Per ricordare, per dimenticare, per esorcizzare il dolore. Si scrive per amore.
I miei dolori non li ho mai delusi.- La Luna Blu, M.Bisotti
Con Lui e solo tanta avena…dalla colazione alla cena… Una giornata per me.
Dall’ultimo post è passato un mese, meglio dire…Volato. Perché il tempo vola quando ci si diverte… me lo ripetono spesso i miei alunni. Mai conclusione sarebbe stata più vera in questo momento.
Trenta giorni di occasioni, feste, compleanni, incontri, sorrisi, brindisi e saluti, abbracci e sorprese.
Arrivo a questo post con un solo desiderio, quello di ricordarMI di non dimenticare.
Di tornare a leggere queste righe nelle giornate “down”, che torneranno mai invitate… che presuntuose cercheranno di farsi spazio in una mente serena. Ritaglio tanti momenti per questo amore che continua in “La Luna Blu”…di un Bisotti che rientra tra le sorprese di questo nuovo anno, iniziato il 21 ottobre.
Tra queste giornate una dedicata interamente a me. A casa, con la mia musica, i miei libri, la mia passione anzi… le mie.
Unica grossa mancanza : la scorta di cibo.
Rimanendo spesso fuori tra inviti e cene la spesa della settimana è “saltata”.
Allora…un tuffo nel passato, quello che è stata poi la spinta ad aprire il blog.
Apriamo la credenza e SPERIMENTIAMO.
Ecco che l’avena che troneggiava in casa da un paio di settimane (e più) trova la sua giusta collocazione a colazione….
Scaldare il latte e ricoprire i fiocchi dentro un contenitore. Aspettare 15 minuti circa… gonfieranno.
Nel frattempo pelare le carote, pulire il peperone privandolo di semi e filamenti bianchi, tagliare finemente e saltare in padella con uno spicchio d’aglio e olio evo. Aggiungere mezzo bicchiere d’acqua e un cucchiaio di salsa di pesce durante la cottura. Ammorbidite le verdure, frullare “grossolanamente” tutto con l’aiuto di un mixer.
Aggiungere l’avena al composto e l’uovo sbattuto. La consistenza deve essere meno liquida possibile. Con l’aiuto di un cucchiaio formare delle crocchette e passarle su poca farina setacciata.
In una padella antiaderente scaldare dell’olio evo e lasciar friggere le crocchette fino a doratura.
Riso viola Melik con straccetti di pollo e verdure per … “Un quadro mai dipinto”
“Un invito a cena è qualcosa d intimo, io ne ho bisogno. Ho bisogno di condivisione, di armonia.. Cucinare per qualcuno è un bellissimo dono… La vita non si può semplificare in tutto, diventa una privazione, una privazione di quelle che tolgono le gioie che nutrono l’anima, non solo lo stomaco “. ( Il quadro mai dipinto, Bisotti).
L’esperienza legata alla lettura di questo libro, che non ha sicuramente bisogno della mia promozione, è quello che vorrei condividere.
Sono stati 5 giorni di convivenza intensa, una lettura quasi “tuttadunfiato“, che ho apprezzato tanto, già condiviso nella rete dei social, più e più volte.
Io non aggiungerei altro… .
Vi invito a sfogliare le emozioni del vostro cuore tra una pagina e l’altra, come ho fatto io in una serata speciale quando ad accompagnare la lettura c’era un riso da preparare per un aperi-cena …il riso viola 🙂
Seguire le indicazioni per i tempi di cottura del riso viola.
Preparare una padella con olio evo e lasciar imbrunire uno spicchio d’aglio schiacciato. Scolare il peperone molto bene in carta assorbente e saltare in padella. Nel frattempo infarinare gli straccetti, lasciando cadere la farina in eccesso e aggiungerli in padella.
Novelle al salmone esotico
L’idea d’ impiegare il salmone salta in mente proprio ieri, quando un caro amico del gruppo ALASKA (a Milano) in un post mi ha domandato :
“ Ma un piattino milanese per noi alaskano-milanesi?”
Leggo il commento, spengo il pc, mi preparo per andare in palestra, ma prima …faccio un salto in un negozio lì vicino per recuperare pane e latte per il giorno dopo.
Tra le mani mi ritrovo il salmone affumicato….ma non il selvaggio dell’Alaska, penso “quale migliore occasione?!?!”, me lo faccio piacere 🙂
A me il salmone non fa PROPRIO impazzire, ma in questo caso ci stava ad hoc, in combinazione con le patate novelle e mezza pigna d’ ananas, da cui ho ricavato del succo per aromatizzare il salmone.
Per la serie non si butta via niente e ci arrangiamo con quello che abbiamo, procedo così..
Zucchine farcite in sfoglia
Tra una giornata in spiaggia, un pranzo in famiglia e tanto necessario relax, trascorro più tempo a leggere e leggerVI che ai fornelli…e PER ORA va bene così! Le sperimentazioni possono ancora essere POCO sperimentabili….e mi accontento allora di postare un cenno di vita, della serie “CI SONO,EH!”!!!
In giro tra noi blogger, e non solo, si legge FORTE la recriminazione contro il caldo afoso che rende difficile la vita ai fornelli, magari con l’accensione del forno!!
Qui una soluzione l’abbiamo trovata…siamo riusciti a spostare il fornetto elettrico in giardino e quindi ARIA CALDA PER TUTTI!!! Del resto la torta salata con la pasta sfoglia come la si potrebbe preparare se non che dentro al forno?!?
Questa è stata creata pensando ad un trancio di pizza che (tra parentesi) non ho ancora mangiato ad un mese dall’operazione :-O
L’ho farcita pensando SEMPRE a come avrei voluto preparare la pizza, bianca con scamorza, zucchine e speck con l’aggiunta di pomodorini freschi e servita insieme ad altro, in occasione del compleanno, già altrove citato, del brother.
Croque Monsieur… au régime
française…variante prelibata di quello che doveva essere un banalissimo ed
altrettanto veloce TOAST per la pausa pranzo! Le croque monsieur prevede l’utilizzo
della besciamella,in tutte le sue fette,ma per rendere più veloce e soprattutto
light, ho spennellato del latte in ogni parte del pancarrè. Il risultato è stato altrettanto interessante
ed il suo sapore è riuscito nella funzione rievocativa di una settimana in
costa azzurra, di giorni non particolarmente caldi,ma sicuramente ricchi di nuove
scoperte.
Ne aveva ben ragione Proust, al quale è bastato una madelaine,una focaccina,
per riuscire a concludere che…
“Ritrovare il tempo non è impossibile”!
pancarrè
prosciutto
formaggio emmental
latte
burro