L’esperienza più dolce non passa dal palato ma attraversa i ricordi del cuore, nascosti in un angolo di noi che solo un’esperienza sensoriale lascia riaffiorare….
Ho spesso immaginato la mia proiezione futura, cosa farò da GRANDE, dove camminerò e a volte accanto a chi.
Non ho mai trovato troppe risposte, immaginare costa fatica e richiede pazienza. Quella che spesso a me manca. La pazienza di aspettare di avere almeno con gli occhi dell’immaginazione quello che la vita potrebbe riservare ma poi… d’emblée …volto pagina, quasi convinta che si faccia prima a non “cercare”.
Eppure l’errore è sempre lo stesso… Sbagliare è facile.
Dimenticare quanti siano stati i destini incrociati, quante lontananze provate e vicinanze perse.
In questa- a volte spasmodica- ricerca del SARO’ non mi sono mai chiesta cosa avrebbe pensato di me, di quello che sono oggi, chi non c’è più. Il mio futuro, per chi non c’è più, è arrivato.
Il sorriso più vicino della famiglia che è andato via per primo è stato quello del nonno materno…Dei nonni paterni noi figli tramandiamo i nomi..ma del nonno Vincenzo, c’è un breve vissuto. Ci sono i grandi sorrisi, la pacatezza della personalità, c’è lui in giacca e camicia e c’è il suo bar 🙂
Quante bottiglie nel Bar di Sciavolino…quanti colori, quanto gelato, quanta curiosità lasciata inespressa. Eh sì perché di gelato ne abbiamo mangiato tanto, ma le bottiglie, quelle bianche bianche,
ad 8 anni non ce le ha fatte assaggiare nessuno!
A 38 anni suonati non sarà mica troppo tardi per raccontare il passato e allora lo faccio, rimproverando al futuro questa lunga attesa che pare mai finire.
Ho ricevuto in dono questo pacco prezioso, un salto nel passato per proporre insieme al Vov un piatto che si è fatto desiderare…uno stracotto che però ho fatto marinare nel liquore tutta una notte dentro al frigo.
E nell’attesa della cottura cosa avrò fatto?
Ho viaggiato… quanti sogni tra i fornelli 🙂
Ma adesso la proposta!
Quando ho ricevuto in dono il pacco con dentro la bottiglia ho aspettato di berlo fresco ed il gusto decisamente dolce mi ha fatto pensare ad una ricetta salata, giusto per creare un contrasto per esaltarne gli aspetti in un piatto diverso.
Per questa volta l’ho associato ad un manzo scozzese che a dirla tutta non era particolarmente fotogenico 🙂
Dopo un paio di prove per l’impiattamento ho scelto di racchiuderlo in cestini di pasta fillo, per essere bello oltre che buono. Fra l’altro le due consistenze croccante fuori e morbido dentro, a mio parere, possono piacere a tanti.
Nella sua prima versione era un medaglione con il contorno…
Insomma…le varianti sono due ma il gusto è unico.
Provatelo!
Ingredienti
per 2 porzioni abbondanti
serviti con contorno
300 gr carne di manzo
liquore VOV
3 carote pelate
1cipolla
1 costa di sedano
2 chiodi di garofano
2 bacche di ginepro
1 foglia di alloro
4 fogli di pasta fillo
Ho lasciato riposare tutta notte la carne con gli aromi (ginepro, alloro, bacche) insieme al VOV.
Il giorno dopo ho rosolato la carne in una casseruola con olio evo, le carote e le cipolle tritate, ho aggiunto gli aromi della notte e poi il liquore per circa 3/4 dell’altezza della carne. Ho fatto sfumare, aggiustato di sale, abbassato la fiamma e coperto, lasciando cuocere a fuoco molto basso per circa 3 ore.
E’ necessario controllare e fare attenzione al fondo durante la cottura, aggiungere altro liquore se necessario per non far asciugare troppo la carne.
Una volta cotta ( sarà facile tagliarla senza coltello), tirare fuori dal tegame la carne e le carote se vogliamo il contorno. Usare il mixer per il resto e amalgamare il tutto.
Preparare dentro i cestini monoporzione i fogli di pasta fillo, tagliati in 4 e spennellati con poco olio sul fondo, aggiungere la carne a straccetti lasciar cuocere pochi minuti in forno ( fino a doratura ) e completare il piatto aggiungendo la riduzione al Vov.
Da oggi comincia ufficialmente un nuovo countdown
verso un nuovo traguardo, un nuovo inizio.
Stay tuned
Mi piace tantissimo questa ricetta.
Da oggi seguo il tuo blog.
Ti aspetto su http://www.idolcidigrazia.blogspot.com
Eccomi a ringraziarti…meglio tardi che mai!! 🙂 Grazie
Mammamia che ricetta strepitosa! E ti dico che a me piace anche nella versione meno sciccosa dei semplici medaglioni…altro che poco fotogenici, sono davvero veraci! Real food! 😀
Ti abbraccio!
Ale, la tua approvazione è importante 😀
Grazieee
Sara ma che ricettina super, l’avevo vista su fb e mi ero mentalmente appuntata di venire a leggerla, ottima, il manzo scozzese è squisito e il vov usato così mi piace tanto, l’ho sempre visto utilizzato nei dolci! anche a tuo nonno sarebbe piaciuto questo piatto!
Grazie cara… 🙂 Grazie davvero!!! 😉
Che bella introduzione… e che piatto intrigante, mia cara!
Stefaniuccia….Ha meravigliato anche me…Prova superata 😀
intrigante e mooolto interessante questa ricettina….me la segno!
Un abbraccio cara e buon pomeriggio