
C’è chi parla di Proust e delle sue Madeleines, alla ricerca del tempo perduto… Io parlo delle treccine!
Sto vivendo una fase di regressione, da intendere nel senso buono del termine.
La sperimentazione di nuove contaminazioni si è un attimo arrestata, da 2 post
a questa parte. E non è necessariamente un male, eh!
Allora… Quello che ho spesso mangiato a Palermo,
adesso me lo preparo a Milano.
Non c’è alcuna nostalgica testimonianza, ma solo il desiderio di autoprodurre altro,
oltre alla pizza, con il mio ormai attempato 🙂
lievito madre.
lievito madre.
Sicura fonte di inspirazione è stato il sito di Montersino, Peccati di gola, che spiega nel dettaglio più minuzioso cosa fare.
Io le mie variazione le ho apportate.
Nr 1 per l’utilizzo del lievito madre
Nr 1 per l’utilizzo del lievito madre
nr 2 perché la precisione non è la mia caratteristica essenziale
nr 3 perché l’intento era quello di preparare le treccine che mangiavo a Palermo
ogni mattina, da portare a scuola. BUONE!!!!!!!!!!!!!!!
Quando ho sentito la mia amichetta Antonella, ho pensato che questo post fosse perfetto per il suo giveaway Morso di fame.
Lei è simpaticissima. Andate a trovarla!!!!
Quando ho sentito la mia amichetta Antonella, ho pensato che questo post fosse perfetto per il suo giveaway Morso di fame.
Lei è simpaticissima. Andate a trovarla!!!!
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Tavolinomono
Ingredienti 250g di farina 00 |
Io per la seconda volta nella mia vita ho usato l’impastatrice, quindi…chiaramente il procedimento è risultato molto semplice…è stato quasi più complicato pensare all’acconciatura! 😀
Avendo usato una bacca di vaniglia, ho seguito le indicazioni riportate sulla confezione e quindi ho lasciato in infusione la bacca dentro il latte fino al suo raffreddamento.
Ho setacciato le farine dentro la planetaria e aggiunto il lievito a pezzetti rinfrescato. Ho avviato la planetario aggiungendo il latte aromatizzato poco per volta.
Ho sbattuto le uova e aggiunto lentamente insieme allo zucchero e alle scorze grattugiate.
Ho lasciato incordare con il gancio e a questo punto ho aggiunto il burro ammorbidito.
Il sale solo alla fine, impastando fino ad ottenere un impasto dall’aspetto omogeneo.
Ho rovesciato su un piano pulito e leggermente infarinato, dato una forma tondeggiante e riposta in una ciotola rivestita con pellicola.
Ho lasciato lievitare in frigo per 12 ore circa.
Tirato fuori e a temperatura ambiente per un paio d’ore ( sentire con le mani la temperatura dell’impasto).
Ho pesato delle palline di impasto di 50/70g circa….stirate con le mani e intrecciate.
Data la forma giusta su una placca rivestita con la carta da forno, sistemare ad una discreta distanza l’una dall’altra, visto che durante la cottura continueranno a crescere.
Ho spennellato con un tuorlo e poco latte. Ho lasciato lievitare ancora un’oretta ed infornato a 180° fino a doratura.
La casa sarà invasa da una profumazione pazzesca!!!!
Io sono da tempo alla ricerca delle ricetta della brioche con lievito madre perfetta. Di quelle belle morbide e soffici che ci affondi dentro a ogni morso e che ti mette in pace col mondo. provo questa, che se ricorda le brioche siciliane vado sul sicuro 🙂
Cara Paola…il lievito madre è un must, ormai, nelle mie lievitazioni 🙂
In Sicilia si usa lo strutto per le brioche…ma..ho preferito il burro….i miei concittadini mi perdoneranno! 😀
Hahahha il riferiemento a Proust e alle Madeleine è del tutto casuale, vero? 😀 Ti adoro!! <3
Già te l'ho detto che le tue trecce erano meravigliose, ora vedendo le nuove foto te lo ridico: sono bellissimeee!
Un abbraccio forte!
😀 😀 😀 Serenellaaaaaaaaaaa mi hai beccata! MA è una battuta dolce! Anche io in passato ho parlato di Proust..ma con i miei bambini!! ;))))
Ma tu fai magie in cucina, sei sicura di non aver bisogno di una aiutante o di una assaggiatrice??? L'ho proposto anche ad un'altra amica blogger, chissà che una di voi non mi assuma per davvero!!!!
Vieni gioiaaaaaaaa !!!!!!!!!!! Ti aspetto DAVVEROOOOO…sarebbe un'esperienza INDIMENTICABILE!!!! :****
😀 Si però io me magno tutto!!!!!!!!!!
E meno male che gli scatti non erano belli, sono una favola queste trecce come anche le foto, quando vieni a trovarmi, me le porti come regalo, ok??? sei bravissima, ammiro te e tutte le brave custodi del lievito madre, io sono davvero una frana! grande Sara!
Alessandra mia! Ma tu mi vuoi bene e sei di parte!
Quando vorrei iniziare l'avventura SAI di poter contare sulla mia dose 😛
Ma che spettacolo!!! Sono bellissime le tue trecce…poi con il lievito madre…bravissima davvero 🙂
Un grande bacio!!!
Ila