Quando una palermitana d.o.c., a Milano da 10 anni, conosce,assapora e apprezza la cucina di una “terra” che la accoglie,cerca di superare i limiti di una “eccessiva” integrazione :)e con essa le barriere tra le specialità gastronomiche!
Non dimentichi le origini,l’isola da dove arrivi,i piatti che hai sempre gustato,ma ritrovi in nuove occasioni nuovi piatti,nuovi gusti,che poi alla fine rimescoli e re-inventi! Questo è un po’ quello che è successo con un piatto domenicale…servito in una soluzione unica e apprezzato dai commensali.
Un piatto tipico come “l’ossobuco con risotto giallo” leggermente modificato…ossobuco di tacchino con gremolata al limone di Sicilia,accompagnato da un risotto giallo ai funghi porcini!
Il risultato è stato un piatto di carne molto tenera e particolarmente gustosa,da leccarsi le dita!!
Faccio appassire mezza cipolla in padella con dell’olio ed una noce di burro,aggiungo due carote tritate e lascio rosolare per pochi minuti. Intanto incido la parte esterna della carne e infarino. Imbiondita la cipolla,aggiungo gli ossibuchi e faccio rosolare a fiamma vivace su entrambi i lati,sfumando con un bicchiere di vino bianco. Preparo del brodo a parte e porto avanti la cottura,aggiungendo il brodo e tenendo uno spiraglio aperto sotto il coperchio…Passerà 1hs 1/2 circa…Pochi minuti prima della fine,aggiungo una gremolada :con la mezzaluna trito un ciuffo di prezzemolo,un piccolo spicchio di aglio e la scorza di mezzo limone (siciliano??Possibile!)grattugiata (solo la parte gialla),il risultato sarà un “sughetto” buonissimo.
Nel frattempo preparo il risotto con i funghi porcini secchi lasciati in ammollo per circa 45 minuti. Li faccio rosolare in padella con una noce di burro e dell’olio evo,mescolando per pochi minuti. Li raccolgo e li metto via su un piatto,ma continuo ad usare lo stesso fondo per cuocere il riso.Aggiungo l’altra parte del burro e lascio tostare i chicchi.Verso un bicchiere di vino bianco,lascio sfumare, continuo la cottura aggiungendo il brodo e mescolando;questa operazione la ripeto fino alla fine della cottura. A metà cottura,invece,sciolgo in un bicchiere d’acqua lo zafferano e lo faccio amalgamare bene. A fine cottura,tolgo il riso dal fuoco,aggiungo i funghi e del grana per mantecare. Lo lascio riposare prima di servirlo.
Gli ingredienti
4 ossibuchi
2 carote
1/2 cipolla
1/2 scorza di limone
1spicchio d’aglio
1ciuffo di prezzemolo
1bicchiere di vino bianco
Per il risotto
350gr di riso carnaroli
30gr di funghi porcini secchi
80gr di burro
1bustina di zafferano
150gr grana
Carissima piacere di conoscerti 😉
Ti faccio i complimenti per quelle ricottine brisèe che a quest'ora divorerei con un buon bicchier di vino.
A presto!
Dopo aver visto il titolo e la foto, ero già estasiato da questo "piattino." Ma leggendo l'introduzione piuttosto poetica della "palermitana D.O.C.," in esilio a Milano, che deve a volte impiegare un po' di creatività per ricreare i sapori e (più importante) lo spirito siciliano, sono rimasto un poco commosso. Io non sono D.O.C. in nessun rispetto — nè siciliano, nè avellinese, nè bostoniano. Ma conosco il senso di essere in esilio, di dover ricreare uno spirito che è lontano, sia di distanza sia di anni. Infatti, questo senso di esilio per me è costante. Non esiste un paese ove posso andare ed essere "D.O.C." Forse mi esisterebbe solo in una macchina del tempo. Ma noto l'ottimismo, la sunshine, che trovo sempre in questo blog. Invece di lamentare la distanza dal suo beneamato Panormus, Sara porta a noi qualche raggio del sole tirreno. Per questo, sono pien di gratitudine.
Leonardo, GRAZIE!.